Redditività aziendale: come migliorarla comprendendo (davvero) i costi dei propri prodotti e servizi

Misurare correttamente, comprendere e saper tracciare con precisione i costi dei prodotti è un elemento fondamentale per migliorare la redditività aziendale.

Non è raro che persino le aziende più grandi e strutturate compiano errori, e che non abbiano piena consapevolezza di quali linee di prodotto siano profittevoli e quali non-profittevoli (o addirittura in perdita!).

D’altronde, tuttavia, questo non è assurdo…

Quando la complessità in azienda aumenta, cresce anche il bisogno di fare ordine e di tracciare accuratamente i propri costi e le proprie entrate, per aumentare i profitti ove possibile e scongiurare il rischio di perdite che si possono evitare.

In questa guida ci occuperemo proprio di questo, vedendo assieme alcune strategie pratiche per migliorare la redditività aziendale – partendo da alcuni metodi per riprendere piena consapevolezza dei costi dei propri prodotti e servizi.

Perché i costi traggono spesso in inganno le imprese?

Partiamo da una premessa fondamentale, ovvero inquadrando, nello specifico, perché un mancato o erroneo tracciamento dei costi può danneggiare la redditività aziendale.

Per prima cosa, la scarsa consapevolezza dei costi effettivi connessi alla produzione e alla vendita dei propri beni o servizi genera caos e carenza di chiarezza finanziaria…

Un problema che si manifesta soprattutto nell’incompleta considerazione dei costi indiretti – ovvero quei costi che non sono direttamente attribuibili a un singolo prodotto o servizio, ma che incidono sulle finanze complessive dell’azienda.

Ecco, ad esempio, alcune situazioni che evidenziano questa criticità:

  • Prodotti “apparentemente” redditizi

Talvolta, prodotti venduti a prezzi elevati potrebbero sembrare (erroneamente!) fonte di profitti consistenti.

Tuttavia, se non vengono considerati accuratamente i costi indiretti associati alla loro produzione, distribuzione e marketing, la realtà potrebbe essere diversa.

Ad esempio, un articolo di lusso potrebbe richiedere costi aggiuntivi per la pubblicità o per la gestione della rete di distribuzione, riducendo così la sua effettiva redditività.

Per quanto questo aspetto possa sembrare scontato a primo impatto, costituisce in realtà una problematica molto diffusa, che incide negativamente sulle possibilità di profitto dell’azienda.

  • Prodotti “sottovalutati”

Al contrario, alcuni prodotti venduti a prezzi più bassi potrebbero generare margini di profitto superiori.

Questo potrebbe essere il caso, ad esempio, di prodotti che hanno già ammortizzato i costi di produzione iniziali o richiedono meno risorse per essere portati sul mercato.

Prendiamo ad esempio un dispositivo elettronico di fascia bassa che, pur essendo venduto a un prezzo accessibile, ha costi di produzione notevolmente ridotti e una forte domanda di mercato.

In tal situazione, le opportunità di fare margine potrebbero essere superiori del previsto – un aspetto di cui l’impresa può rendersi conto solo prestando, innanzitutto, la giusta attenzione ai costi.

. Contributo alla copertura dei costi fissi

Per ultimo – ma non meno importanteanche se un prodotto non sembra generare grandi profitti se considerato singolarmente, potrebbe comunque contribuire in modo significativo a coprire i costi fissi dell’azienda.

(I costi fissi, per intenderci, sono quei costi che non dipendono direttamente dalla quantità di prodotti venduti, come l’affitto degli spazi aziendali, i salari dei dipendenti amministrativi o le utenze.)

Questi costi devono essere coperti per garantire il funzionamento dell’impresa nel lungo periodo.

Ad esempio, se consideriamo un servizio di abbonamento mensile a un’app di streaming musicale, il margine di profitto per singolo abbonato potrebbe essere modesto…

Tuttavia, il grande numero di abbonati che pagano regolarmente potrebbe contribuire a coprire i costi fissi dell’azienda, consentendo così il suo funzionamento e, potenzialmente, anche la generazione di profitti.

Una simile consapevolezza potrebbe spingere l’azienda a investire nel mantenimento di tale linea di business!

Come tenere (davvero) sotto controllo i costi e migliorare la redditività aziendale

Abbiamo visto come uno scarso controllo dei costi possa trarre in inganno le aziende e quanto sia davvero importante investire in questa pratica.

Ma come rimediare al problema, prendendo piena consapevolezza dei costi aziendali e migliorando la propria redditività?

Vediamo subito alcuni step che possono aiutare:

  • Implementare un sistema di controllo di gestione efficace

Per gestire in modo efficiente i costi e massimizzare i profitti, le aziende devono adottare un sistema di controllo di gestione ben strutturato.

Questo sistema funge da “mappa finanziaria”, consentendo di tracciare ogni spesa e attribuirla correttamente ai relativi prodotti o servizi.

In altre parole, permette di capire esattamente quanto costa produrre e distribuire ciascun articolo, aiutando così a identificare le aree in cui è possibile ottimizzare i costi e migliorare la redditività complessiva dell’azienda.

Ad esempio, se consideriamo un’azienda che produce abbigliamento, un sistema di controllo di gestione efficace consentirebbe di monitorare da vicino i costi di produzione, di trasporto e di marketing associati a ogni capo di abbigliamento, fornendo così una visione chiara dei margini di profitto.

  • Valutare regolarmente la marginalità dei prodotti

Una volta implementato un sistema di controllo di gestione, è essenziale utilizzare i dati raccolti per valutare regolarmente la marginalità dei prodotti.

In sostanza, questo significa analizzare quanto ciascun prodotto contribuisce ai profitti complessivi dell’azienda, una volta considerati tutti i costi associati alla sua produzione e distribuzione.

Questa valutazione può rivelare quali prodotti sono veramente redditizi e quali potrebbero richiedere aggiustamenti o addirittura essere dismessi.

Ad esempio, tornando al caso dell’azienda di abbigliamento, una valutazione della marginalità potrebbe rivelare che alcuni capi di abbigliamento generano margini di profitto più elevati rispetto ad altri, suggerendo la necessità di ridimensionare o riorientare la produzione per massimizzare i profitti complessivi.

  • Prendere decisioni mirate e basate sui dati

Utilizzando i dati forniti dal sistema di controllo di gestione e dalla valutazione della marginalità dei prodotti, le aziende possono prendere decisioni informate e mirate.

Piuttosto che basarsi solo sulle tendenze di mercato o sull’intuito, queste decisioni sono supportate da evidenze concrete sui costi e sui profitti, consentendo all’azienda di ottimizzare le proprie operazioni e massimizzare il valore per gli azionisti.

Ad esempio, se l’analisi dei dati rivela che un certo prodotto sta generando margini di profitto inferiori alle aspettative, l’azienda potrebbe decidere di rivedere la sua strategia di marketing o di ridurre i costi di produzione per migliorarne la redditività.

  • Fissare prezzi di vendita che riflettano i reali costi associati alla produzione e distribuzione dei prodotti

Infine, basandosi sui dati forniti dal sistema di controllo di gestione e sulla valutazione della marginalità dei prodotti, le aziende possono stabilire prezzi di vendita che riflettano i reali costi associati alla produzione e distribuzione dei prodotti.

Questo significa che i prezzi non sono determinati solo dalle dinamiche di mercato o dalla concorrenza, ma tengono conto anche dei costi effettivi sostenuti dall’azienda per portare il prodotto sul mercato.

Ad esempio, se un certo prodotto richiede investimenti significativi in ricerca e sviluppo o ha costi di produzione più elevati rispetto alla media, l’azienda potrebbe decidere di fissare un prezzo più alto per riflettere questi costi aggiuntivi e garantire una redditività sostenibile nel lungo periodo.

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