Immaginate di poter remunerare un dipendente o un collaboratore assegnandogli quote di partecipazione al capitale sociale dell’azienda, anziché retribuirlo in denaro.
Ecco cos’è il “Work for Equity”
“Work for Equity” consiste in un accordo in cui dipendenti, consulenti o collaboratori di una startup accettano di ricevere parte della loro compensazione sotto forma di quote o azioni dell’azienda, invece di una retribuzione monetaria tradizionale.
Questa pratica è particolarmente diffusa nel mondo delle startup e PMI innovative, dove le risorse finanziarie sono spesso limitate, ma le prospettive di crescita possono essere molto elevate.
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L’impresa, di fatto, riesce ad operare senza necessità di risorse finanziarie e i lavoratori autonomi hanno la possibilità di essere incentivati nella loro attività attraverso la partecipazione agli utili societari ed attraverso un’agevolazione fiscale.
Vantaggi per l’azienda.
Attrazione di talenti : Le startup innovative, spesso in fase di sviluppo iniziale, hanno una limitata disponibilità di risorse finanziarie. Offrire equity in cambio di lavoro può essere un incentivo potente per attrarre professionisti qualificati che credono nel potenziale dell’azienda e sono disposti a investire il loro tempo e le loro competenze in cambio di una partecipazione al successo futuro.
Interessi condivisi : Concedere quote di partecipazione ai dipendenti crea un forte allineamento degli obiettivi tra i collaboratori e l’impresa. I dipendenti che possiedono una parte dell’azienda sono generalmente più motivati a contribuire al suo successo a lungo termine, poiché il loro ritorno economico è direttamente collegato alle performance aziendali.
Risparmio di Liquidità : In una fase in cui la conservazione della liquidità è cruciale per la sopravvivenza e la crescita, il Work for Equity permette alle startup di risparmiare denaro che può essere reinvestito in altre aree critiche, come la ricerca e sviluppo, il marketing o l’espansione del mercato.
Vantaggi per il lavoratore/prestatore.
No tassazione : La remunerazione è esente da tassazione per i lavoratori/prestatori, sia al momento in cui il lavoro o servizio è completato sia quando vengono emesse le azioni o quote.
La successiva cessione delle quote per le quali si è fruito della detassazione sarà tassata secondo le regole ordinarie.
Perché è ancora poco diffuso come strumento?
Purtroppo, essendo di uno strumento di remunerazione, è innegabile che risulterebbe più oneroso rispetto ad un normale pagamento effettuato secondo le modalità ordinarie. Basti pensare ai costi di perizia e alle spese notarili per il trasferimento.
Sarebbe auspicabile un intervento del legislatore mirato a semplificare le procedure, al fine di favorire la ratio dello strumento: stimolare l’imprenditorialità e facilitare la creazione di startup e PMI innovative, supportate da professionisti qualificati disposti a contribuire con il loro know-how per sviluppare e consolidare le idee imprenditoriali.
Hai una startup o PMI innovativa e hai bisogno di collaboratori ma non sai come remunerarli? Parliamone nei commenti.